Patologie Oculari
Patologie - Miopia
La miopia è un difetto della vista molto comune presente in circa un terzo della popolazione che rende difficoltoso vedere oggetti distanti.
Di solito è dovuto ad una eccessiva lunghezza dell’occhio per cui le immagini degli oggetti lontani arrivano sfuocati sulla retina, ma potrebbe dipendere anche da una sproporzionata curvatura della cornea o del cristallino.
La miopia viene diagnosticata con una visita oculistica di routine, si misura in diottrie, si presenta in eta scolare e si sviluppa fino a circa 25 anni di età.
Si riconosce dalla tendenza a socchiudere gli occhi per mettere meglio a fuoco gli oggetti lontani, può affatticare la vista e generare dei frequenti mal di testa.
Normalmente la Miopia si corregge con occhiali da vista o lenti a contatto, ma oggi si può decidere di eliminare definitivamente questi scomodi supporti, tramite una operazione eseguita con moderno e tecnologico Laser ad eccimeri.
Patologie - Ipermetropia
Patologie - Astigmatismo
L’astigmatismo è ereditario e generalmente non peggiora con l’età.
Il sintomo più frequente è la difficoltà nel mettere a fuoco sia da lontano che da vicino.
Patologie - Presbiopia
Si tratta di un calo del potere di accomodazione dell’occhio dovuto ad un progressivo irrigidimento del cristallino. Oggi è possibile risolvere chirurgicamente questo difetto di vista mediante l’impianto di lenti intraoculari multifocali che permettono di avere un’ottima visione da lontano e vicino senza dover più utilizzare alcun occhiale.
Patologie - Cataratta
La Cataratta è una perdita progressiva di trasparenza del Cristallino. E’ un processo dovuto all’ossidazione delle proteine che lo costituiscono che si amplifica con l’avanzare dell’età.
Anche se si tratta di una patologia tipica della seniscenza, può comunque presentarsi anche in età meno avanzata. Può presentarsi anche a seguito di patologie generali, a seguito di esposizioni ad ultravioletti o per anomalie congenite.
L’aumento della vita media ha ovviamente incrementato il numero dei casi di Cataratta che rappresentano ora tra gli interventi più eseguiti nel mondo.
Sintomi
I sintomi sono generalmente caratterizzati da un offuscamento visivo, ed è tanto più evidente quanto più estesa e più intensa è l’opacizzazione del cristallino.
- La cataratta senile è la forma più comune. Dopo i 65 anni è normale una leggera colorazione giallastra del nucleo del cristallino ed è legata al rallentamento dei processi biochimici che mantengono il cristallino trasparente.
- La cataratta giovanile compare in età precoce.
- La cataratta congenita o infantile è presente alla nascita o si sviluppa nei primissimi anni di vita come conseguenza di malattie metaboliche come la galattosemia o reumatiche come l’artrite reumatoide giovanile.
Trattamento
Per eliminare la Cataratta è necessario intervenire chirurgicamente sostituendo il cristallino opacizzato con una lente artificiale intra-oculare posizionata dietro all’iride.
Patologie - Glaucoma
Fattori di rischio
Pressione oculare elevata
La pressione oculare rimane ancora uno dei fattori di rischio più importanti ed è quella che su cui si può intervenire con terapie efficaci.
Età
La frequenza della malattia aumenta sensibilmente dopo i 40 anni di età e non si avvertono differenze tra il sesso dei soggetti. È fortemente consigliato effettuare una visita oculistica dopo i 40 anni. Prima per i soggetti con familiarità o altri fattori di rischio. Si pensa che il 50% dei malati di glaucoma non sia al corrente di avere la malattia.
Familiarità
Chi ha un parente di primo grado affetto da glaucoma ha un rischio da 4 a 10 volte maggiore di manifestarlo.
Fattori sistemici
Pazienti affetti da malattie croniche sistemiche come il diabete o ipertensione sistemica hanno più possibilità di sviluppare il glaucoma.
Diagnosi
L’esame OCT del nervo ottico fornisce informazioni prevalentemente morfologiche della papilla ottica, mentre l’esame GDX mostra la funzionalità delle fibre nervose. Il Campo Visivo permette di valutare la perdita delle fibre nervose e di controllare il progredire della malattia.
Terapia
La terapia può essere medica o chirurgica.
La terapia medica è basata essenzialmente sull’uso di colliri che riducono la produzione di umor acqueo o aumentano la sua l’eliminazione, mentre l’intervento chirurgico crea nuove vie di deflusso:
Laser YAG-Trabeculoplastica: effettua dei fori che facilitino il deflusso dell’umor acqueo e pertanto riducano la pressione intraoculare.
Trabeculectomia: realizza un canale artificiale per l’efflusso dell’umor acqueo. Quest tecnica si usa prevalentemente nei casi di alta pressione dell’occhio e/o nervo ottico danneggiato.
Impianto valvolare: piccoli dispositivi che permettono il deflusso attraverso tubicini.
Patologie - Degenerazione Maculare
Degenerazione Maculare o Maculopatia Senile
La degenerazione maculare senile è una malattia legata all’invecchiamento che colpisce la parte centrale della retina chiamata macula.
Il processo degenerativo della macula dovuto ad alterazioni del metabolismo dell’epitelio pigmentato retinico, accumulo di lipidi sotto la retina ed a sclerosi dei vasi sotto la retina (coroide) che riducono la sua ossigenazione.
La degenerazione maculare senile può essere “secca” o più raramente “essudativa”.
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Nella degenerazione maculare senile “secca” compaiono le Drusen, ovvero accumuli di detriti cellulari, che possono riassorbirsi o calcificare.
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Nella degenerazione maculare “umida” alle lesioni Drusen si aggiunge la formazione anomala di nuovi vasi sotto la retina che creano l’essudazione sierosa e le emorragie sottoretinche che compromettono la funzione visiva centrale.
Sintomi
Riduzione della visione centrale, sfuocamento e distorsione delle immagini, distorsione delle linee dritte.
In presenza di questi sintomi è bene fare una visita oculistica urgente.
Diagnosi
Esami strumentali quali OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) e Fluorangiografia retinica studiano l’anatomia della regione maculare evidenziando la esatta localizzazione della malattia.
Prevenzione
La Degenerazione maculare si previene riducendo i fattori di rischio, controllando l’ipertensione ed eseguendo una visita oculistica periodica. Anche una dieta ricca di pesce e di acidi grassi omega-3 può ridurre il rischio di contrarre la malattia.
Fattori di rischio
I fattori di rischio sono l’età, l’ipertensione arteriosa, l’eccessiva esposizione alla luce, l’obesità ed una dieta ricca di grassi e colesterolo. Anche in questa malattia è riconosciuta una familiarità.
Trattamento
Nella degenerazione maculare, come in molte patologie correlate all’età, ha un ruolo chiave il danno progressivo prodotto dai processi ossidativi a livello cellulare. Ai pazienti affetti da degenerazione maculare senile di tipo “secca” si prescrivono integratori alimentari a base di vitamina C, vitamina E, betacarotene e zinco.
Invece per i pazienti affeti da maculopatia “essudativa” si utilizzano farmaci che bloccano la formazione di nuovi vasi. Questi farmaci vengono iniettati direttamente nell’occhio dopo avere usato colliri anestetici.
Patologie - Occhio Secco
L’ occhio secco è una patologia oculare che consiste in una riduzione quantitativa e qualitativa del film lacrimale che bagna la superficie oculare.
Il sintomo più classico è quello della sensazione di corpo estraneo (sabbia) nell’occhio, arrossamento, bruciore, e fotofobia.
Le maggiori cause dell’occhio Secco sono:
- L’età avanzata
- Infiammazioni croniche da patologie generali
- Sesso femminile
- Farmaci
- Uso eccessivo e improprio di lenti a contatto
Esami
Il medico oculista può eseguire diversi esami per valutare sia la qualità che la quantità del film lacrimale.
Il Test di Schirmer si esegue apponendo piccole strisce di carta assorbente sul margine palpebrale; il BUT test dove si verifica la “rottura” del film lacrimale colorandone la superfice con fluorescina.
Terapie
Genericamente la terapia consiste nel ripristinare il film lacrimale con lubrificanti oculari (lacrime artificiali o gel umettanti) o nella correzione con terapie farmacologiche.
In taluni casi dove la terapia farmacologica non è sufficiente si impiegano dei piccoli Tappi riassorbibili di acido ialuronico o non riassorbibili in silicone che impediscono il passaggio nelle vie lacrimali delle proprie lacrime rendendole così più disponibili. Questa soluzione permette anche di ridurre l’uso delle lacrime artificiali.
Diagnosi delle Patologie Oculari
Un’ottima Diagnosi parte da una visita accurata dell’oculista che, avvalendosi della sua profonda esperienza e coadiuvato dall’utilizzo di numerosi innovativi e tecnologici strumenti di diagnostica presenti nel suo studio, riesce a formulare un’Analisi accurata e dettagliata.
Diagnosi - OCT Tomografia a Coerenza Ottica
OCT, ovvero Tomografia a Coerenza Ottica, è un recente strumento a supporto dell’oculista che permette di ottenere più fotografie di sezioni della Macula.
L’OCT non è invasivo.
Diagnosi - Topografia Corneale
La Topografia Corneale è una tecnica di mappatura della curvatura della superficie corneale . Questo strumento diagnostico è molto utile per valutare lo stato di salute della cornea che è responsabile della messa a fuoco dell’occhio.
Permette di diagnosticare patologie come il Cheratocono e di analizzare la cornea prima di effettuare interventi chirurgia refrattiva.
Diagnosi - Tonometria Oculare
La Tonometria o Tonometria Oculare permette la determinazione della pressione interna dell’occhio. Una pressione intraoculare molto alta può essere un segno di glaucoma, una malattia oculare che può provocare danni irreversibili al nervo ottico che se non diagnosticata e curata tempestivamente possono portare alla cecità.
Diagnosi - Fluorangiografia
La Fluorangiografia è un esame diagnostico che consente di studiare accuratamente i vasi della retina e della coroide. Si inietta un liquido (mezzo di contrasto) nel braccio del paziente che in qualche secondo permette di rendere visibile ed analizzare la circolazione della retina e della coroide.
La Fluorangiografia è molto utile nello studio della Retinopatia Diabetica, delle forme ischemiche e delle lesioni vascolari provocate dalla Degenerazione Maculare Senile.
Diagnosi - Ecobiometria
L’Ecobiometria Oculare è un esame che permette di misurare la lunghezza assiale del bulbo oculare, la profondità della camera anteriore e lo spessore del cristallino.
Lo studio oculistico usa un Ecobiometro di ultima generazione, che intercetta gli echi di ritorno degli ultrasuoni emessi dallo strumento e li trasforma in immagini sullo schermo.
L’esame è totalmente indolore per il paziente.
A cosa serve l’Ecobiometria?
È indispensabile nella preparazione del paziente alla chirurgia refrattiva ed all’intervento di cataratta. Nell’intervento di cataratta consente il calcolo del potere del cristallino artificiale da impiantare.
Nella chirurgia refrattiva permette di capire se la miopia, l’ipermetropia o l’astigmatismo siano dovuti alla variazione della lunghezza del bulbo oculare, all’aumento della profondità della camera anteriore, all’inspessimento del cristallino o alla variazione della curvatura cornale.
Diagnosi - Microscopia Endoteliale
La Microscopia Endoteliale è un esame che permette tramite una fotocamera computerizzata di conteggiare le cellule endoteliali della superficie interna della cornea.
Si effettua prima di una chirurgia dell’occhio quale cataratta, glaucoma o chirurgia efrattiva. Permette di evidenziare patologie come la Distrofia di Fuchs.
La Microscopia Endoteliale è indolore e non necessita di gocce per la dilatazione della pupilla.
Trattamenti
Trattamenti - Iniezioni Intravitreali
Trattamenti - Endoscopia Vie Lacrimali
Trattamenti - Laser Argon
Trattamenti - Laser Yag
Chirurgia
Chirurgia - Intervento Cataratta
Chirurgia - Cross-Linking
Chirurgia - Chirurgia Refrattiva
Oculistica Pediatrica
Oculistica Pediatrica
Oculistica Pediatrica
Lo studio oculistico vanta molti anni di esperienza in oftalmologia pediatrica, sia in prescrizione ottica, nelle cure mediche, nella chirurgia dello strabismo e del dotto lacrimale. Ci siamo dotati delle tecnologie necessarie a rendere la cura dei nostri piccoli pazienti la migliore possibile e di rendere la loro visita come un gioco interattivo.
Come facciamo a sapere se un bambino è miope, ipermetrope o ha l’astigmatismo?
Si suppone che i difetti di rifrazione (miopia, ipermetropia o astigmatismo) ipoveriscano la acutezza visiva del bambino, perché le immagini non sono adeguatamente messe a fuoco sulla retina e quindi le immagini che arrivano al cervello non sono nitide.
Spesso sono i genitori stessi o gli insegnanti rilevano che il bambino si avvicina molto agli oggetti o che non pone attenzione agli oggetti lontani, ma spesso queste valutazioni possono passare inosservate.
Questo accade perché l’occhio umano ha un muscolo, chiamto ciliare che accomoda il cristallino (la “lente” oculare) permettendo che le immagini possano essere messe a fuoco nitidamente. Il muscolo ciliare è molto flessibile nei bambini, permettendo loro di correggere i difetti di rifrazione. Tuttavia, questo costante sforzo di “comodazione” può provocare stanchezza, mal di testa, incapacità a leggere o strabismo. Da qui l’importanza di individuare tali difetti di rifrazione per correggerli celermente.
Per questo è necessario verificare la rifrazione del bambino, instillando un collirio cicloplegico, che dilata la pupilla e cosa più importante, blocca il “processo accomodativo” del muscolo ciliare che corregge la rifrazione. L’uso del collirio cicloplegico permette di misurare in modo adeguato e corretto, l’ipermetropia e l’astigmatismo ipermetropico, così da evitare l’ipercorrezione nei miopi e nei casi di astigmatismo miopico.
Inoltre, nel nostro studio oculistico è presente un nuovo autorifrattore appositamente progettato per i bambini.
Come viene esplorata la acutezza visiva nei bambini?
E’ noto che i cambiamenti della acutezza visiva possono influenzare lo sviluppo intellettuale dei bambini, quindi la loro valutazione è importante non solo per rilevare i problemi agli occhi, ma anche per stimolare precocemente lo sviluppo visivo e cognitivo.
La acutezza visiva del bambino si sviluppa dalla nascita fino a circa 7-8 anni quando raggiunge il livello di adulto.L’esplorazione della acutezza visiva viene eseguita con diversi test a seconda dell’età del bambino:
- In quelli con meno di due anni (o prima che il bambino cominci a parlare) esploriamo il “riflesso di fissazione e quello d’inseguimento” e facciamo un test per valutare dominanza oculare per verificare se esista lo strabismo.
- Nei bambini di età compresa tra 2-4 anni possiamo eseguire il test Pigassou, con i disegni specifici che sono familiari al bambino.
- Nei bambini di età superiore a 4 anni e anche se in grado di leggere è indicato fare il test di acutezza visiva noto come “E Snellen”, in cui il bambino dovrebbe indicare dove puntare le “forchette”.
Che cosa è l’occhio pigro e come prevenirlo?
Il termine medico per l’occhio pigro è l’ambliopia. Significa “ipovisione” e deriva dal greco dove amblios = debole e opsis = visione.
Ambliopia funzionale è deficit visivo unilaterale o bilaterale, senza una lesione organica rilevabile nel sistema ottico, si verifica a causa della mancanza di stimolazione visiva corretta durante il periodo critico di sviluppo visivo nei bambini.
Il sistema più antico ma allo stesso tempo anche il più efficace nel trattamento dell’Ambliopia sono le “occlusioni” metodo che deve essere programmato da un medico oftalmologo. Il modello di occlusione per ambliopia strabica dipende: dall’età del paziente, il grado di ambliopia ed il tempo di trattamento.
Con le occlusioni modellate non solo si possono recuperare la visione ed eguagliare la acutezza visiva in entrambi gli occhi, sino ad ottenere l’alternanza di entrambi gli occhi, ma anche evitare che il bambino ricada in ambliopia e sviluppare fino a 100% la visione entrambi gli occhi.
Nello correggere la visione influenza molto la plasticità del cervello, in modo che, più è piccolo il bambino e maggiore è la probabilità di recuperare l’ambliopia.
Stereopsi o visione binoculare o visione stereoscopica
E’ il sistema che ci permette di vedere gli oggetti in rilievo e di valutarne la loro profondità.
Quando volgiamo lo sguardo a qualcosa che ci interessa, ciascun occhio funziona come una macchina fotografica indipendente e l’immagine catturata da ciascun occhio, viaggia al cervello che le integra come una unica immagine 3D. Per rendere questo possibile, è necessaria una buona visione ed integrazione di entrambi gli occhi.
Che cosa è lo strabismo?
Strabismo è un difetto visivo che comporta la perdita di parallelismo degli occhi, in modo che ogni occhio guarda verso direzioni diverse.
Quali sono le conseguenze strabismo? Nello strabismo, un occhio non è correttamente a fuoco, rendendo le immagini provenienti da due occhi così diverse, che il cervello non può fonderle e pertanto sopprime l’immagine dell’occhio disallineato per utilizzare solo quella dell’occhio dominante.
Quest genera tre conseguenze molto gravi per il bambino:
- Non avrà la visione stereoscopica (senza stereopsi)
- L’occhio vagante è in ambliopia perché il cervello non lo utilizza e pertanto non sviluppa la sua visione. Se non si interviene, il bambino avrà per sempre una visione diminuita in quell’occhio.
- Dobbiamo anche aggiungere il possibile impatto psicologico, che può generare il problema estetico, al bambino.
Quando è indicata la chirurgia per lo strabismo e di cosa si tratta?
La maggior parte dei bambini associano lo strabismo con la miopia, ipermetropia o astigmatismo e la maggior parte di loro possono essere corretti solo con gli occhiali o occlusioni, ma in altri casi, a partire dai 2 anni di età si può eseguire un intervento chirurgico.
I 6 muscoli responsabili della motilità oculare sono esterni dell’occhio, ancorati alla sclera ed agiscono come “briglie” che tirano in una direzione o nell’altra. Fondamentalmente ciò che fa il chirurgo è indebolire e/o rafforzare i muscoli che muovono l’occhio nelle diverse posizioni dello sguardo.
Ci sono diversi tipi di strabismo. Ognuno ha le sue caratteristiche cliniche, l’età di esordio, la prognosi e il trattamento, perciò il beneficio atteso è diverso per ogni caso. Il medico oftalmologo spiegherà nel dettaglio ogni caso ed i benefici che può ottenere con la chirurgia dello strabismo.
Contatti
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